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'Ndrangheta stragista, il pentito Nucera: "Il progetto politico Massoneria e "quarto livello"

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'Ndrangheta stragista, il pentito Nucera: "Il progetto politico Massoneria e "quarto livello" [1 marzo 2019]

Nucera ha anche parlato di un disegno politico preciso che era stato pensato nei Primi anni Novanta: "'Ndrangheta, Cosa nostra, le logge massoniche deviate, i servizi deviati sono inglobati in un unico progetto criminale. C'era l'idea di fare un partito politico dove mandare la gente al Governo. Venne fatta una riunione a Polsi e si accennò questo discorso. Come si chiamava? Il partito degli uomini. La Dc non riusciva a dare le stesse garanzie ma cambiava solo la pelle ed il nome, il progetto era lo stesso". Dopo una contestazione del pm Lombardo in riferimento ad un verbale in cui parlava di Giulio Andreotti, il teste ha riferito: "Andreotti aveva un ruolo importante. Era la Democrazia cristiana e aveva rapporti con la Chiesa. Cosa nostra e 'Ndrangheta erano arrivati talmente in alto che erano strategici anche per la politica. C'era un comitato d'affari che ad un certo punto si lega alla politica ed alla massoneria. Si occupavano di finanziamenti anche europei". Il teste ha datato la riunione di Polsi nel settembre del 1991. Un periodo che richiama anche le famose riunioni di Enna, in Sicilia, dai contenuti molto simili. "A Polsi c’erano gli Zito, i Garofalo, i Labate, gli Iamonte, qualcuno della Piana, dei Piromalli e uno della famiglia Rugolo. Vi era anche qualcuno di Roma, dei Servizi deviati, un tale Giovanni Di Stefano, faccendiere in collegamento con Milosevic. C'era uno stretto accordo con i mercenari per il passaggio di armi che arrivavano in Puglia, ma anche le sigarette, la cocaina o l'eroina. Il papavero veniva portato direttamente dalla Serbia e dal Montenegro per poi essere raggiante in Calabria, in Sicilia o al Nord Italia. E' così che è stata aperta la Sacra Corona Unita dalla 'Ndrangheta calabrese". Nel corso di queste riunioni a Polsi Nucera ha anche confermato di aver visto Amedeo Matacena jr. Nucera ha anche detto di ricordare che la ‘Ndrangheta voleva uccidere anche il giudice Tuccio: "Volevano uccidere il Presidente e ho avvertito la Dda. Iamonte mi disse che il progetto dei fucili era stato abbandonato e bisognava fare com per Falcone". [https://www.antimafiaduemila.com/dossier/processo-ndrangheta-stragista/73599-ndrangheta-stragista-il-pentito-nucera-nel-93-il-sisde-voleva-far-evadere-riina.html]

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