♫musicjinni

Depistaggi e convergenza di interessi" Negli archivi "carte “allucinanti che fanno venire i brividi”

video thumbnail
Strage di Bologna: "depistaggi e convergenza di interessi del Deep State" E negli archivi, "carte “allucinanti che fanno venire i brividi”.
[26 maggio 2021]

Decima udienza. La relazione del consulente Aldo Giannuli
Il senatore del Msi e direttore de “Il Borghese” Mario Tedeschi, a metà degli anni ‘60, consegnava ad “Avanguardia Nazionale” 300 mila lire al mese. Il denaro “arriva dai servizi segreti e serviva a finanziare il movimento consentendo, ai servizi stessi, di controllarlo”. Ordine Nuovo, formazione sempre dell’estrema destra, invece era di fatto “un pezzo del servizi”. A delineare le caratteristiche delle due formazioni neofasciste è stato il professore Aldo Giannuli, consulente della Procura Generale, per il processo sui mandanti della strage del 2 agosto 1980, che vede imputati Paolo Bellini (per concorso in strage), Piergiorgio Segatel (depistaggio) e Domenico Catracchia (false comunicazioni ai pm).

L’esperto ha ripercorso l’intera storia dei servizi segreti collegandola prima al periodo del 20ennio fascista e poi, nel dopoguerra, alle formazioni eversive. Un lungo tratto di storia che ha toccato il periodo del terrorismo nero e la “strategia della tensione”. Secondo Giannuli si trattò di atti terroristici e progetti eversivi che “non servivano a preparare un golpe in Italia, ma a creare un clima di paura e di pressione affinché le sinistre non potessero andare al Governo”. Si trattava insomma di una minaccia ostentata, ma sufficiente a cambiare il corso della storia.

Il consulente ha tratteggiato anche la figura di Federico Umberto D'Amato: “Personaggio che è sempre stato un uomo geniale ma amorale, che faceva accordi con chi gli conveniva, momento per momento”. Uno uomo d’apparato capace, durante la strategia della tensione, di “mantenere un piede a destra, ma per controllarla”. L’ex capo dell’Ufficio affari riservati del Viminale” non ne è mai stato organico ad alcuna struttura partitica, ma ha sempre giocato un ruolo personale”.


Nello specifico Giannuli, già consulente di varie Procure, oltre che delle commissioni Stragi e Mitrokhin, è stato convocato per inquadrare appunto la figura di D'Amato, il suo ruolo nei Servizi e nei depistaggi su stragi come quella di piazza Fontana, il suo rapporto con il leader di Avanguardia nazionale, Stefano Delle Chiaie, e l'organizzazione dell'Ufficio Affari riservati. Secondo lo storico, D’Amato “era come i gatti, pur cadendo lo faceva sempre sulle zampe: non aveva principi politici o ideologie” e “sapeva ricattare”.

Sul questo punto, il consulente ha sottolineato l’abilità di D’Amato nel redigere “dossier sui politici”, cosa che “per lui era un’abitudine”, ha aggiunto il sostituto pg Umberto Palma, citando i suoi dossier su Tambroni, Andreotti, De Gasperi, Fanfani e Cossiga. Documenti, trovati durante una perquisizione a D’Amato, già agli atti del processo, e secondo Palma, carte “allucinanti e che fanno venire i brividi”. La testimonianza di Giannuli, che verterà anche sulla figura di Paolo Bellini, ex di Avanguardia Nazionale. proseguirà nell'udienza del 9 giugno. [https://bologna.repubblica.it/dossier/diario-processo-2-agosto-strage-di-bologna/2021/05/29/news/bologna_2_agosto_strage_p2_servizi_segreti_giannuli_paolo_bellini-303324073/]

🔴 Abbonati a questo canale per accedere ai vantaggi:
https://www.youtube.com/channel/UCCIqnL3o-fjsG7DyuvCfDpg/join

#facciadamostro #trattativastatomafia #matteomessinadenaro
#processo agostino
#ndrangheta #malgradotutto #ndrangheta stragista #falange armata

Trattativa Requisitoria Di Matteo: "Pino Lipari e la collaborazione mancata"

Stragi '92, processo Messina Denaro: gli incontri Bellini-Gioè nelle parole di Gioacchino La Barbera

Disclaimer DMCA