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Messina Denaro, Lodato: complicità di apparati statali. E smerda Sallusti sulle intercettazioni.

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"Ho avuto l'impressione di un resoconto di un arresto finalmente pulito. Quelle dei magistrati e del comandante del Ros, mi sono sembrate finalmente parole non retoriche in una giornata, ahimè, che è stata all'insegna della retorica" - Così il giornalista antimafia Saverio Lodato commenta la cattura del boss latitante da 30 anni, Matteo Messina Denaro. Lodato spiega che la lunga latitanza del boss è stata favorita da "apparati statali". Il giornalista fa un appello affinchè l'arresto non sia vano, anche perchè, secondo Lodato, Messina Denaro è al corrente di fatti eccezionali riguardanti gli attentati a Falcone e Borsellino e soprattutto della sua Agenda Rossa e che una sua possibile collaborazione con i magistrati potrebbe scoperchiare i misteri di quella stagione. Interviene il direttore di Libero che, pur dando merito ai carabinieri per la cattura del boss, puntualizza sul merito dei governi di destra sulla lotta alla mafia. E sulle intercettazioni spiega - "Nessuno, neanche il ministro Nordio ha mai detto di limitare le intercettazioni nella lotta alla mafia, ma di limitarne l'uso e l'abuso. Lodato replica - "E' pur vero che una settimana fa, il ministro Nordio aveva detto che le intercettazioni alla mafia non servono a niente, perchè i mafiosi non parlano al telefono. Ora sappiamo che è esattamente il contrario" - Lodato spera che alla luce dei fatti che "la giornata di oggi segni il de profundis della riforma della giustizia"

Messina Denaro, Lodato: complicità di apparati statali. E smerda Sallusti sulle intercettazioni.

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