Salvatore Parisi detto "Turinella" primo grande pentito del clan dei Cursoti di Catania ricostruisce le fasi dell'omicidio di Antonino Acquaviva, vecchio uomo d'onore della famiglia catanese di cosa nostra.
Acquaviva fu ucciso nel settembre del 1976 da Parisi, Nino De Luca "Fafà", Matteo Mazzei "'U carcagnusu" e Giovanni Maccarrone in via Plebiscito mentre era seduto davanti alla rosticceria "La capricciosa" di Turi Santapaola, fratello di Nitto.
L'uccisione del vecchio mafioso si inquadra nella guerra in corso in quegli anni tra la famiglia di Catania, all'epoca capeggiata da Pippo Calderone, e il clan dei Cursoti attorno al quale si coalizzava tutta la galassia della malavita catanese.
Parisi rende queste dichiarazione nel corso del Maxiprocesso di Torino contro il clan dei catanesi.
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