Avviso di accertamento: le possibilità che hai per risolvere! |
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https://www.4tax.it/ Hai ricevuto un avviso di accertamento e vuoi sapere quali sono gli strumenti che hai a disposizione per poter risolvere la contestazione da parte del Fisco? Se sì, allora guarda questo video. Benvenuto sul mio canale. Sono Salvatore Cameli, sono un avvocato tributarista, e dal 2007 aiuto CFO, manager e imprenditori a risolvere complesse verifiche fiscali e avvisi di accertamento, annullando o riducendo il debito tributario. La prima cosa che occorre fare quando in azienda arriva la notifica di un avviso di accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate è verificare, internamente anche mediante l’ausilio del consulente, se la pretesa impositiva avanzata dall’Agenzia delle Entrate è legittima e, dunque, se il pagamento di quanto richiesto è effettivamente dovuto dall’impresa. Sembra un qualcosa di scontato, ma non lo è. Capire se la contestazione è fondata o meno ci aiuta a comprendere quale approccio utilizzare per risolvere. La seconda cosa importante quando si riceve la notifica dell’avviso di accertamento è considerare molto bene il tempo. Trascorsi infatti 60 giorni – a decorrere dalla data della ricezione effettiva dell’atto – senza aver predisposto un ricorso ovvero senza aver predisposto un’istanza di accertamento con adesione, l’atto diventa definitivo e con esso le somme richieste dal Fisco all’azienda. Se non si considerano quindi bene le tempistiche, la strada per capire come risolvere la richiesta del Fisco è in salita. Bisogna muoversi velocemente e con precisione. Quando infatti l’azienda riceve la notifica di un avviso di accertamento ha dinanzi a sé diverse possibilità. Essa può: - pagare tutto quanto richiesto dall’Agenzia delle Entrate, usufruendo di uno sconto pari a 2/3 sulle sanzioni; in tal caso vuol dire che hai prestato acquiescenza. - contestare la richiesta dell’Agenzia delle Entrate in via amministrativa mediante l’autotutela tributaria; si tratta di uno strumento utile quando ci sono errori abbastanza evidenti da parte dell’Ufficio. Considera però che l’autotutela tributaria non interrompe i termini per la proposizione del ricorso; - coinvolgere il Garante del contribuente, figura rilevantissima, come ti ho già spiegato in un mio video, a supporto delle aziende in presenza di violazioni dello Statuto dei diritti del contribuente da parte dell’Amministrazione Finanziaria; - contestare l’intero importo richiesto nell’atto, ovvero solo l’imposta, dinanzi al giudice tributario (le cosiddette Commissioni Tributarie) mediante la presentazione di un ricorso tributario; - tentare di stringere un accordo con il Fisco attivando la procedura dell’accertamento con adesione. Ci sono, quindi, diversi strumenti per opporsi o, quantomeno, per mitigare le pretese avanzate dal Fisco mediante la notifica di un avviso di accertamento. Per rimanere aggiornato e capire come risolvere le contestazioni dell’Agenzia delle Entrate iscriviti al mio canale e metti un like. Se, invece, vuoi chiedermi aiuto trovi in descrizione i miei contatti. #SalvatoreCameli #AvvocatoTributarista #Avvisodiaccertamento #accertamentofiscale ******************************************************************** Visita il nostro sito https://www.4tax.it/ Contattaci https://www.4tax.it/#Form-section Seguici su Facebook https://www.facebook.com/4tax.it/ Seguimi su Linkedin https://www.linkedin.com/in/salvatore-cameli/ |